Oggi il post è particolarmente serio. Parlo di un argomento che mi sta particolarmente a cuore e che, sfortunatamente, continua a tornare nei fatti di cronaca. Ieri una cantante di 22 anni è stata uccisa alla fine del proprio concerto mentre stava firmando autografi ai suoi fan. Un pazzo si è avvicinato e le ha sparato diversi colpi di arma da fuoco prima di togliersi la vita. Parlo di Christina Grimmie, famosa negli USA per aver vinto il talent The Voice. Questa era la voce di cronaca da cui iniziare. Non voglio soffermarmi su di lei: vi lascio un video e vi consiglio di aprirlo su YouTube per seguire tutta la serie di suoi video e capirete che talento ci sia stato tolto troppo presto.
Il mio problema riguarda il fatto in sè: un 27enne è potuto arrivare ad un concerto con un'arma in mano per poi sparare. Questo non è possibile in un Paese che possa essere definito civile. Non è possibile che mentre tu insegui i tuoi sogni ci sia qualcuno che per una qualunque ragione ti possa togliere tutto. La facilità con la quale questo accade, specialmente negli Stati Uniti, è disarmante. Tra sparatorie a scuola, nei cinema, ai concerti e chi ne ha più ne metta non ha ancora portato ad una vera riflessione sul problema armi. Le armi che certe persone pretendono per diritto per difendersi non fanno altro che causare dolore. Tutti gli oggetti in vendita di solito hanno un'utilità, un valore che è legato a come il possederli possa migliorare la propria vita. Ora ditemi dove si trova questo valore in una pistola. Un'arma è fatto per ferire, per uccidere; è fatta per danneggiare, non per salvare. Non è possibile pretendere che tutte le persone siano armate per rimediare ai problemi di una società. Adesso anche qui in Italia si sta pensando di facilitare l'acquisto di armi per chi abbia intenzione di armarsi per difesa personale. Come credete possa finire la storia? Meno furti perchè i ladri sono spaventati? Poveri illusi... I ladri ci saranno sempre, in qualsiasi società, per quanto utopica possa essere, il male esiste e fa parte della società stessa. La differenza sarebbe che i ladri invece di entrare in casa disarmati si prepareranno, saranno pronti a reagire alle minacce che potrebbero impedire di portare a termine il loro lavoro. Non risolverebbe il problema, anzi lo farebbe diventare più grave. Più armi significa più persone potenzialmente pazze che possono fare stragi. Non si può scendere a compromessi in questi casi. La società ci sta solo rimettendo da tutto questa violenza su cui anche politici fanno propaganda. Una propaganda basata sul dolore altrui, sul cercare i propri interessi ad ogni costo. E Christina deve essere il simbolo di quello che le armi (e le persone che appoggiano la loro diffusione di massa) possono fare a questo mondo. Sogni, speranze, successi e vita in generale infranti così, come per magia. Non riesco veramente a capire cosa è successo. Una ragazza della mia età, che stava facendo solamente ciò che ama, ciò che è. Come si può pensare di essere in diritto di togliere una vita appena iniziata, con tutto davanti. Un esame di coscienza, di tutti, sarebbe il minimo. Pensate a tutto quello che fate nella vostra vita per istigare alla violenza, ogni pensiero, ogni augurio di morte. Pensate se aveste qualche problema mentale e aveste la possibilità di mettere in pratica le vostre folli teorie. Avete capito di cosa sto parlando? Tutto questo non è così lontano come può sembrare. Forse molto più vicino di quella tanto temuta isis. Mediate gente, meditate.
Mi scuso se questo post non ha un filo logico o una struttura particolarmente curata, ma sono veramente scosso dalla cosa. Mi sento confuso, deluso, perso e incazzato da tutto questo. Non riesco a comprendere il perchè e questo mi rende inquieto. L'unica cosa che mi sento di fare è continuare a vivere, inseguire i miei sogni anche per lei, anche per tutte le persone a cui questa possibilità è stata tolta.
Qui vi lascio parte di un documentario di Michael Moore sulle armi dopo la strage di qualche anno fa alla Columbine High School. Si chiama "Bowling for Columbine". Da guardare e rimanere senza parole.
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