Cosa c'è dietro tutto quello che siamo
e che facciamo? Perchè siamo portati a farci vedere in modo diverso
a quello che realmente siamo? Perchè non riusciamo ad essere
realmente noi stessi? Il peso della realtà ci opprime e il sapere di
non piacere agli altri per quello che si è realmente ci spinge a
indossare delle maschere usa e getta, le quali non appena non siano
più di moda siamo pronti a gettare nel dimenticatoio. Dov'è finito
il tempo dell'onore, quando le persone lottavano per essere liberi,
per avere la libertà di essere e non dover fingere per rientrare
nella massa. Noi adesso abbiamo questa libertà, ma la sprechiamo
ogni giorno, facendoci vedere agli occhi degli altri come quello che
loro cercano. Cercare di essere se stessi e di liberarsi da tutte
queste falsità fa male, le persone non sono mai pronte a sapere la
verità, stanno bene nelle loro dolci bugie. Ma io non riesco a fare
tutto questo. Ci ho provato per anni a essere ciò che gli altri
volevano, ma tutto quello che ho ottenuto sono stati falsi sorrisi e
falsi amici, ma a che prezzo... Ho pagato tutto questo con un dolore
interno che mi assale lo stomaco tutte le sere, ripensando a tutto
quello che ho mostrato agli altri di me stesso. Ho passato intere
notti con la faccia rigata dalle lacrime solo perchè mi sentivo
chiuso nella prigione che mi sono costruito. Ho cambiato città,
sperando che questo servisse a liberarmi dalle catene. Ma non è
stato così: mi sono liberato delle vecchie catene, ma ne ho create
di nuove, e questo mi rende ancora più triste. Ho avuto la
possibilità di cambiare, ma ho buttato via quest'occasione nel
peggiore dei modi. Anche se devo ammettere che non è stata del tutto
colpa mia. Io ho provato ad essere me stesso, ma ho visto che così
facendo tutti si allontanavano, perchè la verità è che il vero me
stesso forse non piace nemmeno a me. Mi hanno detto che ho dei picchi
di autostima seguiti da baratri di depressione, ma questo è
solamente il susseguirsi delle varie mie personalità che mi sono
costruito nella mia vita. Io non sono depresso, e non ho nemmeno
un'autostima così elevata come si potrebbe credere. Se agissi come
realmente sono me ne fregherei di tutto e di tutti. Io sarei un tipo
solitario, capace di non parlare con nessuno per una giornata intera.
Non pretendo che gli altri capiscano i miei problemi, ma pretendo il
rispetto per ciò che penso, e molto spesso non è così. Io lascio
correre sempre su tutto non perchè sono buono, ma perchè non spreco
fiato e fatica per rispondere a persone che evidentemente hanno il
solo scopo di far cadere il mio piccolo castello di carte che ho
cercato di costruire con tanta fatica. Ma questo nessuno lo capisce.
Voi preferite litigare con le persone, è la vostra valvola di sfogo.
Io penso che litigare sia solo tempo perso, perchè alla fine ognuno
resta trincerato nelle proprie posizioni e non si arriva mai ad una
soluzione. Ed è questo il problema più grande: nessuno sa cosa vuol dire ascoltare l'opinione altrui, nemmeno io. Forse sarebbe meglio che al posto dell'IPhone ci comprassimo l'Amplifon per ascoltare realmente chi ci sta intorno.
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