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13 febbraio 2014

14 Febbraio

Eh già, anche quest'anno è arrivato il mitico e fatidico 14 febbraio, cioè il giorno in cui tutte le coppiette ti rinfacciano il tuo essere pateticamente solo. Niente da dire, sia chiaro, se fossi al loro posto farei sicuramente la stessa cosa. Ma essendo dall'altra parte ammetto che tutto questo è un po' deprimente. Ma per fortuna ci ho fatto l'abitudine... Adesso che ci penso in vita mia non ho mai festeggiato a S.Valentino, in questo periodo dell'anno sono sempre stato single. Bè, se devo trovare il lato positivo sicuramente non devo spendere in regali e perdere tempo ad organizzare una serata che sicuramente farebbe schifo (non sono per nulla bravo come organizzatore). Ma domani cosa farò? Potrei uscire in cerca di persone disperate quanto me e sperare che l'alcool porti ai risultati sperati. Però finirebbe sicuramente coll'arrivare all'una senza aver concluso nulla e rendendosi conto di che schifo di giorno sia il 14 febbraio. Quindi penso che me ne starò rintanato in casa a guardarmi qualche film o a chattare su chatroulette, giusto per farmi quattro risate. Ma a parte questa disgrazia di S. Valentino domani potrebbe essere l'ennesima svolta della mia vita. Infatti domani devo andare ad una riunione all'università dove viene presentato il programma Erasmus di quest anno. Per chi non lo conoscesse l'Erasmus è un progetto attraverso il quale si ha la possibilità di passare dai 3 ai 12 mesi in un'università estera dove si possa comunque proseguire i propri studi. Questa è un'opportunità da cogliere al volo, perchè ti permette di confrontarti con una realtà ben diversa dalla propria. Unico problema per me: tutte le università proposte non sono in paesi anglofoni, e io, conoscendo solo l'inglese, dovrei impararmi la lingua del paese in pochi mesi. Nonostante questo io so benissimo che se voglio veramente qualcosa non c'è nessuno che mi ferma, quindi se dovessi effettivamente mettermi a studiare francese, spagnolo o tedesco lo farò a testa bassa. E poi, citazione del mio coinquilino che è già andato in Erasmus, "Quello che succede in Erasmus rimane in Erasmus." E qui chiudo. Bye bye!

9 febbraio 2014

Finalmente il sole!

Dopo giorni di pioggia e brutto tempo stamattina mi sono svegliato finalmente con il sole! Sembra una cosa da poco, ma svegliarsi con la luce che entra dalla finestra ti fa iniziare bene la giornata. Sono uscito è mi sono fatto un'oretta e mezza di corsa tranquilla, giusto per prendere un po' di aria e per gustarmi questa domenica molto primaverile. Se avessi qualche amica qua a Parma di sicuro la inviterei a fare un giro in centro. Trovo incredibile quanto cambino le prospettive da un periodo all'altro: nella mia vecchia città con una giornata del genere avrei pensato in primis di andare a giocare a calcio, ma adesso le mie priorità sono cambiate... Adesso mi accontenterei di una passeggiata, di qualche chiacchiera e qualche risata insieme. Bè, comunque sia io non mi perdo d'animo, e non passerò di certo questa giornata a scrivere al pc, quindi bye bye! E uscite anche voi che vi fa bene!

6 febbraio 2014

Ma sarà colpa della sera?

Vedo sempre più chiaramente che la natura dei miei post dipende dall'ora in cui mi metto sul pc a scrivere... Di giorno, quando sei preso da tutto e da tutti riesci solo a pensare a poche cose e perlopiù cose che ti mettono di buon umore. Ne hai bisogno per affrontare tutto il resto delle ore di luce con energia. Ma quando arriva la notte e mi metto a scrivere a questi orari improbabili mi rendo conto che questa giornata è passata, e con lei tutte le opportunità che portava con se. A volte mi riguardo indietro e mi rammarico per ciò che potevo fare e non ho fatto, altre volte vado semplicemente a letto sapendo di aver dato tutto me stesso, e, perchè no, di essere stato in qualche modo utile per gli altri; e questo non significa certo aver fatto grandi cose (anche perchè no ne sono sicuramente in grado), ma anche solo aver regalato un sorriso per me è importante... Tornando al discorso di prima aggiungo che spesso i miei post serali possono sembrare un po' tristi, ma in fondo non è così. Sì, non sono di certo allegri, ma questo è dovuto al fatto che durante tutta la giornata io ho cercato di essere d'esempio e sprizzare allegria da ogni poro, arrivando così a fine serata senza più nessuna voglia di ridere. Lo so che molto spesso questo si traduce in delle lagne e lamentele da tagliarsi le vene, ma per adesso non ci posso fare più di tanto: è così, punto e stop. Ma fortunatamente non sono sempre ridotto così male... Per fortuna mi è tanto facile disperarmi quanto ridere, a volte unendo le due situazioni creando delle scene tragicomiche. Ma questo è quello che sono. Forse con questo caratteraccio non troverò mai la donna della mia vita, ma sapete cosa vi dico? Amen, vada come vada io non dovrò mai rimpiangere le mie scelte: se sono giuste meglio, se sono sbagliate è inutile piangersi addosso. Se c'è una cosa che i miei cari nonni mi hanno insegnato è che si può rimediare a tutto. L'anno scorso, verso novembre (novembre 2012, scusate parlo in termini di anni scolastici...) ho avuto l'ennesima discussione con mio padre perchè mi ha beccato a marinare la scuola. Diversamente dalle volte precedenti si arrabbiò come mai in vita sua e decise che sarei andato a vivere dai nonni per un po', senza così poter uscire con i miei amici, ecc. Penso sia stato il giorno peggiore della mia vita: vedere la faccia di mio papà così deluso e dover andare dai nonni e dire tutto quello che era successo... mi venivano i sensi di vomito solo a pensarci. Mi aspettavo anche la loro ramanzina, ma questa non arrivò. Mia nonna la prese sul ridere e mi disse che così le sembrava di tornare a quando aveva i figli in casa e mio nonno invece mi disse "Sei veramente dispiaciuto? Se sì non c'è nessun problema! Rimboccati le mani e vedrai che tutto andrà per il meglio!" E sapete cosa successe dopo? Da allora non ho più saltato un giorno di scuola e ho cercato di dare tutto me stesso per far capire che sono cresciuto e che ho imparato la lezione. Secondo me a tutti noi più che qualcuno che ci giudica avremmo bisogno di qualcuno che creda in noi, di qualcuno capace di supportarci e di farci rialzare quando inciampiamo. E questo è ciò che anch'io voglio essere per gli altri: non colui che ti giudica, ma colui che ha fiducia in te e che in te vede più di quello che anche tu pensi. Sono molto lontano dall'essere questo tipo di persona, ma mi sto impegnando, come sempre del resto...

3 febbraio 2014

Il post delle 5

Gli inglesi sono abituati a prendere il thè delle 5, mentre io scrivo il post delle 5. Il post delle 5 è il post della pausa, del relax tra DNA polimerasi e varie (si, sto studiando biologia, si nota?) Ma questo sarà anche il post delle 200 visualizzazioni. Ok, magra consolazione, ma sempre meglio che un calcio nei paesi bassi (come si dice dalle mie parti). Ebbene, qual'è l'argomento di oggi? Oggi parlo di musica, e più precisamente degli Arctic Monkeys. Ormai fanno parte della scena musicale dal 2005, ma io ne sono venuto a conoscenza l'anno scorso, lasciandoli in sospeso fino a qualche giorno fa... Bè, posso solo dirvi che è stata la mia rivelazione: hanno una musicalità introvabile al momento altrove; in alcuni punti ricordano i Muse dei bei tempi, ma allo stesso tempo hanno un ritmo completamente loro e questo lo si ritrova in maniera fantastica nel loro ultimo album. Era da qualche mese ormai che cercavo un nuovo gruppo da ascoltare e bam: il mio migliore amico mi chiede di valutarli ed è subito amore. Ascoltateveli e vedrete che non ne rimarrete delusi.

P.S. Se non avete nulla di meglio da fare premete il bottone sopra il post, così mi fate un piacere gigantesco. A voi costa massimo un minuto, per me è motivante per trovare idee nuove per il blog!!! Danke sehr, thank you so much, grazie mille, grassie!