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28 luglio 2014

L'inizio della fine

Quasi due mesi dall'ultimo post: sembra che il tempo si sia congelato. Sì, perchè in questi due mesi, nonostante la miriade di esami dati e la miriade di cose fatte, alla fin fine nulla è cambiato. Ho provato la solitudine, ho provato la gioia e il dolore del forever alone. A volte ho creduto di essere pazzo (si, parlavo da solo parecchie ore al giorno), altre avevo solamente bisogno di qualcuno accanto, che prontamente non è mai arrivato. La vita è dura di per sé, ma per fortuna esiste sempre la soluzione ad un problema. Noi pretendiamo la libertà come mezzo per esprimere noi stessi, quando invece vogliamo avere e dare delle regole ferree a cui attenersi. Speriamo in una vita con moglie e figli, sapendo benissimo di andare incontro ad un futuro fatto di rinunce per gli altri. Ma noi tutto questo lo chiamiamo libertà. Erano liberi anche gli schiavi in America se guardiamo il pensiero, ma dove risiede la vera libertà? Quali sono i paletti oltre i quali non si è più liberi? Forse come diceva Michel de Montaigne "La vera libertà consiste nel sapersi dominare in tutte le cose". Ma io non sono nessuno per dare una mia definizione di libertà, quindi per questa volta la risparmio. Negli ultimi giorni mi sono imbattuto in un film molto particolare, a tratti geniale, che mi ha colpito per la visione che si può avere del tutto. Il film è "Lars e una ragazza tutta sua". Molto in breve questa storia parla di Lars e di come faccia fatica a rapportarsi con le altre persone, in particolare con quelle di sesso femminile. La sua reazione alle varie richieste del come mai non ha una ragazza lui reagisce comprandosi una bambola gonfiabile e costruendoci sopra una propria realtà distorta che porta questa bambola ad essere reale e ad avere un background culturale molto simile a quello di Lars. Non proseguo con la storia altrimenti vi rovino il film, in caso lo voleste vedere. Fatto sta che questo fidanzamento con una bambola gonfiabile per me è una meravigliosa denuncia ai rapporti sempre più spesso falsi che esistono tra le persone. Noi facciamo i finti amici e pensiamo di conoscere chi ci circonda, ma è veramente così? Cosa cambia tra l'avere una bambola gonfiabile e una persona a noi sconosciuta al nostro fianco? Probabilmente con la bambola gonfiabile litigheremmo di meno, ma nemmeno questo è certo. Quello che mi lascia basito è la somiglianza di alcuni comportamenti che accadono nel film con la realtà, comportamenti che sono sicuramente più assurdi riferiti ad un rapporto tra esseri umani che tra un uomo e una bambola. Ma a noi sembra esattamente il contrario.

Mi dispiace non essere più presente nel blog, ma come sapete bisogna andare avanti, e forse questo progetto non mi appartiene più. Nel dubbio continuerò a scrivere di tanto in tanto, quando avrò qualcosa di importante da scrivere o quando semplicemente mi sentirò solo. Può anche essere che darò un tema, un lait-moutiv a questo blog, in modo da renderlo utile per altri, oltre che per me stesso. Intanto vi saluto e vi lascio con una bella scena del sopracitato film. Ciao a tutti! 
Il video lo trovate qui (non sono riuscito ad incorporarlo, scusate)