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2 ottobre 2016

Ma non dovevi scrivere?

Sì, lo so, come al solito ho fatto passare ere dall'ultimo post, ma ormai penso che sia l'ora di abituarsi a questo tipo di "regolarità"... In fondo scrivo quando ne ho voglia, quando sento d'aver qualcosa da dire o da lasciare impresso per gli anni fututri. Ebbene al momento nulla di tutto ciò è vero: non ho particolare voglia di scrivere e, per ora c'è poco che voglio dire. Ah, aspetta, forse un paio di cose le ho in verità. Sono a Sofia in Bulgaria a fare una scuola di cucina, a realizzare il mio sogno; mi sono rimesso assieme a Prisca per realizzare l'altro mio sogno; ho comprato un pc nuovo di palla, per realizzare il terzo mio sogno. Ok, in poche parole la mia vita dopo la laurea ha preso una svolta inaspettata. Come sempre. Pianificare non è il mio forte e forse è proprio questo che rende ogni giorno interessante: non so mai con che stato d'animo andrò a letto. Progetti, progetti ovunque, ma quanti di questi vengono realizzati alla fin fine? Bè, nel mio caso se devo essere sincero quando sono veramente convinto in qualcosa non c'è modo di farla uscire dalla mia testa. La inseguirò fino in capo al mondo se sono convinto che quella sia la cosa giusta per me. Ho inseguito il mio amore a Berlino, presentandomi sotto casa sua, il giorno del suo compleanno e aspettando sotto la pioggia che lei mi riaprisse quella porta che è stata chiusa per troppo tempo (scena molto romantica, non trovate?). Volevo imparare a portare sul piatto la mia idea di cucina, volevo poter aprire un ristorante in futuro, e qui sono, a Sofia, in un Paese di cui non conosco nemmeno l'alfabeto. Nulla mi ferma se sto inseguendo i miei sogni. E questo è un dato di fatto. La vita ti mette sempre di fronte degli ostacoli e spetta a te decidere se sfondarli o aggirarli. Ma aggirare non ha mai fatto parte del mio essere... Devo sentire l'ebbrezza dell'aver raggiunto la vetta, di essere riuscito a dimostrare ancora una volta cosa si cela dietro quella mia maschera di fancazzista. Non sono in cerca di nessun riconoscimento da parte di parenti, amici, società o chi che sia. Sono alla ricerca di riconoscimento da parte di me stesso.So chi sono e sono pienamente cosciente delle mie possibilità. Ed è per questo che molto spesso sono autocritico all'ennesima potenza. Alcuni miei amici confondono questa autocritica con mancanza di autostima. Io stimo me stesso, ma sono convinto che ho molto in cui posso e devo migliorare. Non mi accontenterò fino a quando non mi renderò conto di esser diventato una persona che prenderei come modello, a cui potrei ispirarmi. Forse questo non accadrà mai, ma io andrò sempre alla ricerca di tale livello di perfezione, se così si può chiamare...
E non si può cercare la perfezione senza una colonna sonora, ed è per questo che anche oggi vi lascio con un contributo! 
P.S. Non vi preoccupate, penso proprio che nei prossimi giorni scriverò!

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